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quelli che proprio mi lasciano senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle per poterlo chiamare al telefono ogni volta che ti gira... [anonimo]



martedì 10 luglio 2012

Esperienze..

Il grande è tornato da Napoli e a breve è stato re- impacchettato per trascorrere due settimane in montagna in un football summer camp.
La sua vera vacanza di questa estate: senza genitori e con due cari amici più grandi di lui di un anno a giocare a calcio mattina e sera….
Abbiamo comprato le scarpe con i tacchetti in gomma, i parastinchi nuovi, il burro cacao, cercato pile e magliette termiche (temperatura media 15 gradi) e  domenica scorsa siamo partiti.
Lo abbiamo salutato velocemente in mezzo ad altri 180 bambini, tutti vestiti uguali, tutti con visi smarriti ma felici.
C’è molto rigore e disciplina, hanno orari e appuntamenti da rispettare, devono lavare la divisa da soli, riordinare le camere…
Dopo due giorni lo sento strano… la voce trema… gli chiedo se sta bene. Scoppia a piangere.
Non capisco. Faccio domande su domande , non è un bambino timido, ha desiderato questa vacanza come non mai….
Non capisco.
Mi spiega che il suo Mister urla spesso e no sorride MAI, “non sono abituato mamma, è sempre serio”
E poi c’è stato che ha perso un Kway datogli il primo giorno e da restituire a fine vacanza. Questo è stato l’inizio … una grande sgridata , e anche se poi è stato ritrovato lui è rimasto segnato.
Mi ha chiesto di poter tornare, SUBITO. Mi ha detto che gli mancavamo e lui lì con quel mister non poteva resistere un giorno di più.
Gli ho detto con i cuore in pezzi “veniamo a trovarti sabato”.
Allora mi ha chiesto di poter tornare con noi a casa sabato.
Gli ho detto “vedremo”.
Volevo vederlo con i miei occhi, parlarci un po’, capire.
Sabato svelato il mistero: non si è proprio trovato con il Mister, suo allenatore e referente per tutto il giorno…
Ho capito che non era a suo agio.
Una settimana però l’ha fatta e ho apprezzato la sua forza e il suo impegno ma anche la mia resistenza a non prendere la macchina e riportalo a casa quando alle 23:00 mi chiamava in lacrime.
Siamo tornati a casa insieme. E’ di nuovo contento e sereno, dispiaciuto di non essere più lì “ A me piaceva mamma.. ma quel Mister…l’anno prossimo voglio tornare.”
Gli ho detto che l’anno prossimo andrà meglio, ci sarà un altro allenatore simpatico e gentile; certo questa esperienza lo ha cambiato, lo trovo più maturo, cresciuto e responsabile.

3 commenti:

  1. Noi, che vorremmo togliere tutti i sassolini che incontreranno lungo la strada, per non farli inciampare...
    Loro, che invece così imparano a rialzarsi...

    Crescono, e noi con loro.

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  2. Sono d'accordo con gemini. Però uno che lavora in un centro estivo non dovrebbe essere così

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  3. Mamma mia, però, che angoscia sentirlo in lacrime. Io non so se avrei resistito... crescono, è vero, ma un pezzettino del nostro cuore di mamma, va in pezzi...

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