C’è che immaginavo scenari catastrofici e pianti e urla e musi lunghi e “mammaaaaaaaaaaaaaaa NO”
C’è che ero terrorizzata e non vuol dire proprio niente che è il terzo inserimento… man mano che passano gli anni, peggiora tutto… e tutto è più difficile, faticoso, doloroso almeno per me.
C’è che sono forse più sensibile ai pianti rispetto a qualche anno fa, che non sopportavo l’imbroglio dello scappare di nascosto, che mi chiedevo MA davvero lo faccio per lui???
Nonostante le premesse…
Va bene, molto bene direi.
I primi due giorni sono stati molto sereni ioelui per un’ora insieme all’asilo a giocare e provare e sperimentare e conoscere tutti i nuovi giochi.
Oggi il primo grande passo.
E’ ora di andare mamme, starete via per circa mezz’ora ; se la crisi è forte vi chiamiamo.
Allora mi sono fatta coraggio, tanto. Ho sorriso, mi sono avvicinata al mio cucciolo che si arrampicava allo scivolo e guardandolo con lo sguardo più dolce possibile gli ho sussurato
Mamma va via per un po’ torno SU-BI-TO (il subito l’ho proprio scandito).
Lui si è fermato e mi ha fissata.
Un bacio, sorriso e via senza girarmi.
Panico.
Silenzio.
Avanzo verso la porta.
Silenzio.
Esco.
Silenzio.
Ho trascorso la mezz’ora successiva con il telefono tra le mani.
Nessuna chiamata.
Al mio ritorno è nel giardino , sereno che gioca tra l’erba.
Io corro ad abbracciarlo, lui mi sorride.
Ecco cucciolo mio, continua così!