...

quelli che proprio mi lasciano senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle per poterlo chiamare al telefono ogni volta che ti gira... [anonimo]



mercoledì 28 settembre 2011

Continua così

C’è che immaginavo scenari catastrofici e pianti e urla e musi lunghi e  “mammaaaaaaaaaaaaaaa NO”
C’è che ero terrorizzata e non vuol dire proprio niente che è il terzo inserimento… man mano che passano gli anni, peggiora tutto… e tutto è più difficile, faticoso, doloroso almeno per me.
C’è che sono forse più sensibile ai pianti rispetto a qualche anno fa, che non sopportavo l’imbroglio dello scappare di nascosto, che mi chiedevo MA davvero lo faccio per lui???
Nonostante le premesse…
Va bene, molto bene direi.
I primi due giorni sono stati molto sereni ioelui per un’ora insieme all’asilo a giocare e provare e sperimentare e conoscere tutti i nuovi giochi.
Oggi il primo grande passo.
E’ ora di andare mamme, starete via per circa mezz’ora ; se la crisi è forte vi chiamiamo.
Allora mi sono fatta coraggio, tanto. Ho sorriso, mi sono avvicinata al mio cucciolo che si arrampicava allo scivolo e guardandolo con lo sguardo più dolce possibile gli ho sussurato
Mamma va via per un po’  torno SU-BI-TO (il subito l’ho proprio scandito).
Lui si è fermato e mi ha fissata.
Un bacio, sorriso e via senza girarmi.
Panico.
Silenzio.
Avanzo verso la porta.
Silenzio.
Esco.
Silenzio.
Ho trascorso la mezz’ora successiva con il telefono tra le mani.
Nessuna chiamata.
Al mio ritorno è nel giardino , sereno che gioca tra l’erba.
Io corro ad abbracciarlo, lui mi sorride.
Ecco cucciolo mio, continua così!

lunedì 26 settembre 2011

E'ora

E’ ora che anche tu come noi partecipi freneticamente ai preparativi la mattina
Che esci per mano alla mamma di corsa verso la macchina
Che non ci saluti più con la manina dalla finestra, con tata L tutta per te
Che se siamo in anticipo, vieni con noi al bar e se ti va, anche tu bevi un cappuccino
Che in macchina all’infinito “il leone si è addormentato e più paura non faaaaaaaaa…” 
Che ti godi la compagnia di altri bimbi che non siano i tuoi fratelli che ti adorano e ti danno sempre ragione
Che sperimenti giochi che lo so, a casa, sarebbe difficile farti fare
Che la nanna sarà in un letto diverso ma spero che ti adatterai
E’ ora.
Tra una manciata di minuti, e, per la terza volta, inizierò un inserimento al nido.
E non sono affatto serena ecco.

venerdì 23 settembre 2011

Nella direzione giusta...

Tata L.  che è la nostra tata da quasi un'anno
che ha una bimba di due anni e mezzo, che il papà della sua bimba ha già un'altra compagna e un'altro figlio...
non ha il permesso di soggiorno.
Ricordate? Mi ero impegnata mesi fa. Glielo avevo promesso.
E allora abbiamo trovato un'avvocatessa (davvero brava) che ci ha aiutato, ha studiato il suo caso ha aperto uno spiraglio di speranza con il famoso articolo 31 che in breve dice che una ragazza extracomunitaria con bimbi può richiedere il permesso di soggiorno se ha qualcuno (io) disposto a metterla in regola con il lavoro.
Ci disse: La bimba sta bene?
Si, bene.
Meglio così, perchè sapete se avesse problemi di salute sarebbe più facile averlo.
Succede che poi a Luglio sua figlia sta male, sviene, febbre altissima per giorni, non si capisce cosa abbia e sta 15 giorni in ospedale. Alla fine tra le tante cose ipotizzate salta fuori anche la parola epilessia ma dopo tac e risonanze e di tuttodipiù non si trova una spiegazione al suo malessere. Controlli ogni tre mesi.
E allora in quei giorni di preoccupazione, disperazione, paura ci ricordiamo la frase La bimba sta bene?
E allora richiamiamo l'avvocatessa, le consegnamo tutti i documenti.
Qualche giorno fa ci chiama. Il 17 novembre  (non sono superstiziosa MA un'altro giorno no?????) c'è l'udienza in tribunale.
Ecco speriamo, perchè la bimba proprio qualche giorno fa di nuovo uno svenimento...
Tata L. che è sempre sorridente e gentile e di buon umore, da ieri è preoccupata, triste, inquieta.
E aggiungiamo poi che aveva trovato casa nel palazzo prima del nostro, che era carina, piccola ma carina, che era vuota ma qualcche mobile si trova, che io garantivo per lei e io facevo il bonifico dal mio conto, che però non mi porti ospiti signorina, non faccia rumore con la bambina, ma il contratto lo facciamo solo di un anno e poi vediamo e mille altre richieste e noi sempre SI.
Ecco ieri ci telefona la proprietaria e dice che non è sicura, che non si fida. E non se ne fa niente.
Sono arrabbiata e indignata. Tata L. è una ragazza stupenda, onesta, ma è sola con una bimba e non ha questo maledetto permesso.
E non si riesce a uscire da questo giro di  senza senso e anche se io sono disposta a tutto  per aiutarla, se non hai il permesso non puoi lavorare in regola ma se non lavori non hai il permesso e poi per l'asilo della bimba ci vuole la residenza ma se non hai il permesso e il lavoro non hai la residenza....e per avere la residenza devi avere la casa ma nessuno te la affitta perchè non hai il permesso di soggiorno.
Insomma un casino.
Sono passati mesi. Di attesa e di speranza e siamo sempre qui. Ecco speriamo che il 17 novembre qualcosa si muova. Nella direzione giusta, una volta tanto.

martedì 20 settembre 2011

Sempre così

Ieri, dopo tanto ho trascorso un pomeriggio intero con i miei tre bambini senza arrabbiarmi MAI.
Dico MAI.
E quando capita mi chiedo se sono loro che sono stati “bravi “ o se sono io che ero più calma e paziente del solito o se la conseguenza del mio comportamento fa sì che loro si siano comportati bene, ma tantè.
Prima al parco, i grandi a giocare a pallone ( in squadra insieme per di più) senza litigare ma complici e alleati contro gli avversari.
Io li guardavo e li incoraggiavo mentre con il cucciolo facevamo finta di giocare a tennis:
io che  rincorro una pallina impazzita in tutte le direzioni…
Poi un giro nel bruco mela con il cucciolo.
Sono le 19:00, è ora di andare.
Chiamo i grandi…. Ancora un tiro mamma , ma accorrono velocemente.
Mentre siamo in macchina mi raccontano del risultato della partita, delle azioni, dei gol, il cucciolo canticchia.
Ci ricordiamo di passare in cartoleria. Al grande servono ancora due porta listini, al dimezzo un quaderno con quadretti grandi.
Mentre ritorniamo a casa il  grande dice che ha preso 10 nella lettura e il dimezzo dice che la maestra gli ha detto che non sa colorare bene…
Mi complimento con il grande e dico al dimezzo che tornati a casa, se vuole possiamo provare a colorare insieme.
Interviene il grande: mamma glielo spiego io come si colora! Sai dimezzo anche io non sapevo colorare bene, poi papà mi ha spiegato dei trucchetti e ore ho imparato!
Sono quasi commossa. Invece di infierire, come di solito capita, il grande lo incoraggia, si dimostra disponibile ad insegnare.
Siamo a casa.
Mentre i due si mettono sulla scrivania con pennarelli e pastelli e fogli io faccio il bagnetto al cucciolo.
Dopo un po’ il grande viene da me e mi dice: Mamma corriiiii vieni a vedere come sta colorando il dimezzooooooo
Vado.
Ci sono tante figure geometriche disegnate su un foglio dal maggiore e lui concentratissimo colora nello stesso verso e senza calcare troppo sul foglio.
Bravo di mezzo e bravo grande!
Mamma com’è già quel proverbio???
Quale? Ah si…. L’allievo che supera il maestro….
Si, è quasi ma quasi più bravo di me.
Sorrido. Quasi ma quasi.
Vado in cucina con il cucciolo e cerco di impostare una cena velocemente. Sono già le 20:00.
Dico ai grandi che possono continuare domani, e di andare a farsi la doccia.
E’ già da qualche tempo ormai che si fanno la doccia da soli… io vado a verificare che si lavino bene i capelli e si insaponino per bene. Ma il resto lo fanno tutto da soli. Si vestono, si mettono anche un po’ di crema…
Ehmmm rimane solo un po’ di delirio nel bagno MA , una cosa alla volta.
Ok la cena è pronta, mangiano volentieri.
Poi un cartone alla fine del quale mi dicono che vanno in bagno a fare la pipì e lavare i denti.
Sono a nanna. Sereni.
Ecco dovrebbe essere così. Sempre.

lunedì 19 settembre 2011

Proprio così

Il venerdì è il turno del dimezzo, il sabato del grande.
Che qui da noi c’è una piacevolissima regola. Il venerdì e il sabato visto che il giorno seguente non si va a scuola a turno si sceglie un film/cartone o un film/film.
Ecco questo venerdì mentre i grandi guardavano L’era glaciale 3, il cucciolo è stato messo a nanna.
E come al solito cantava, chiamava, lanciava i ciucci fuori dal lettino…
E come al solito, io e il marito lo ignoriamo.
Il grande mi dice: Mamma posso andare io?
Ok
Nel frattempo lo vedo andare avanti e indietro dalla cucina alla camera del piccolo
Gli porta l’acqua
Percepisco che gli raccoglie più volte i ciucci
Lo sento sussurrare dolcemente “dai fai la nanna che mi perdo il film… sto ancora un minuto e poi fai il bravo e dormi ok????
Torna dopo un quarto d’ora.. stravolto.
Ha detto che se non vai tu subito si mette a piangere.
Ha detto proprio così?
Si, proprio così.
E si rimette a guardare il film.

martedì 13 settembre 2011

Primo giorno

Copertina viola, quaderno a quadretti di terza con margini, diario GRANDE, quaderno a righe di terza e di quinta (ma mamma se sono in prima elementare perchè di quinta????) e temperamatite con serbatoio e colla e forbici e etichette....
Oggi siamo usciti dal tunnel delle cartolerie, supermercati, carto club e via dicendo in cui siamo entrati appena finito il primo giorno di scuola.
Ora abbiamo tutto, non ci ferma più nessuno.
E così senza neanche accorgemene sono già in due alle elementari.
Il grande, in terza.
E' entrato abbracciato al suo amico del cuore, zaino in spalla, bacio veloce alla mamma che non ci devono vedere i suoi amici. Primo giorno e già 4 ore di lezione ma è felice; felice di ricominciare, di rivedere le maestre ,voglioso di imparare come sempre. E oggi abbiamo già preso il primo dieci.
Il dimezzo, primo giorno di scuola anche per lui dunque. In una sola parola euforia. E' semplicemente felice parla parla parla, da appena sveglio, in macchina parla, arrivati a scuola parla, fa domande, è curioso.
Ecco lui potrebbe sorprendermi con effetti speciali oppure farmi vivere un anno da incubo.
E' mio figlio, lo adoro a dismisura ma ancora non l'ho inquadrato... non sempre prevedo il suo comportamento .. dove mi aspetto tragedie e scenate può capitare reagisca ragionevolmente e viceversa. Ad esempio tutti i suoi amici della materna sono in una classe, lui, solo lui del gruppo in un'altra. Ecco mi aspettavo piangesse, si arrabbiasse, sbraitasse e invece mi dice mamma va bene lo stesso, possiamo rimanere lo stesso amici no?
Mah...
All'uscita mi viene incontro e mi abbraccia. Mi sono proprio divertito mamma...
Ecco, speriamo continuino così.

venerdì 9 settembre 2011

Olè

Sveglia all’alba.
Digiuno. Accettazione alle 08:00 per il day hospital.
Dalle 8:30 e fino alle 10:00 ad intervalli regolari di 15 minuti ciascuno (con tanto di sveglia!) il grande ha fatto una scorpacciata di nocciole. Prima metà poi una poi due… fino a 10!
Terrore nei miei occhi per le eventuali reazioni , curiosità e felicità nei suoi.
Nessuna reazione allergica.
Sotto osservazione fino alle 14:00.
Nessuna reazione allergica.
Appena tornati a casa abbiamo festeggiato con pane e nutella FERRERO, finalmente.
Rimangono ancora da debellare arachide e noce, ma questo è già un gran traguardo!
Olè!

mercoledì 7 settembre 2011

Passioni

Da questa estate è diventata una vera passione.
Che mi ha salvata in qui famosi 15 giorni dasolacontuttietreinsardegna.
Perché a lasciarli ci trascorrevano le ore e non litigavano
Che al mare, loro, stavano in pineta e quasi te li dimenticavi
Che se non c’era la pineta era “mamma ci dai 50 cent per il calcio balilla?” e te li dimenticavi lo stesso
Che ormai è tutto un discorso di cross, scivolata, gol, rigore, calcio d’angolo, maglietta di Del Piero e scarpe con i tacchetti.
Nonostante che il papà giochi a tennis da trent’anni e vediamo Nadal e Federer e la Pennetta.. e Wimbledon e US Open.
Nonostante i due anni di tennis di entrambi
I miei figli si sono appassionati al calcio.
Che io odio. Non mi piace.
Mi scoccia che se faranno un piccolo campionato si avrebbero le domeniche e i sabati tutti impegnati.
Sarebbe una condanna.
MA
Sono da sempre dell’idea di assecondare le passioni dei figli. Soprattutto se si tratta di interessi e sport.
E perciò ieri alle 17:30 con un caldo inimagginabile di righe bianche e nere vestiti, ci siamo recati alla prima prova.
Erano davvero eccitati, emozionati, felicissimi.
Il grande di più. Perché lui in tutto ci mette competitività e un impegno e una determinazione che non immaginavo davvero avesse.
Alla fine di un’ora e mezza di allenamento in cui io e il cucciolo abbiamo nell’ordine:
Salito e ridisceso tre gradini 1000 volte..
mangiato goduti un trancio di pizza margherita
Giocato a tentish ( tennis) lui si, sta crescendo bene…
L’allenamento è finito. Evviva.
Il grande orgoglioso del suo gol (Mamma hai visto vero????   Ehmmmm si!) stanco, stanchissimo ma soddisfatto.
Il dimezzo con il suo fare alternativo e sempre un po’ critico: Io non mi sono divertito tanto. Avevo sete e non mi hanno fatto bere subito e poi non mi piacevano quegli esercizi per le braccia.. ma non giochiamo a calcio scusa??????
Oggi di nuovo. Si ritorna. Vengono anche dei compagni di scuola a fare la prova.
Se ne possono fare tre, gratuite. La trovo una cosa giusta. Così quando decidono che calcio deve essere sanno davvero di cosa si tratta.
Vi farò sapere.

martedì 6 settembre 2011

Lo so

Lo so.
Che sono stata 6 settimane assente tra ferie e maternità.
Lo so.
Che sono tornata solo da tre giorni.
Lo so.
Ma siamo a settembre e con TRE bambini è un mese fitto di impegni.
Inizio della scuola elementare per il grande che va in terza e il dimezzo in prima.
E da noi il primo giorno di scuola è sacro e ci porta mamma e, se può, anche papà!
Che poi c'è l'inserimento del cucciolo al nido. "Signora pianifichi ALMENO una settimana..."
Che poi prima dell'inizio della scuola abbiamo pianificato la famosa prova challenge alla nocciola per il grande in dayhospital che chissà, forse, l'allergia o scompare del tutto o forse giovedì ci prenderemo un gran spavento.
Che poi sempre prima dell'inizio della scuola andiamo dall'otorino che il mal d'orecchio è il tallone d'Achille di tuttietre.
Ecco, ieri dovevo dirlo al mio capo.
Alla fine ho optato per una mail dal soggetto "impegni familiari" in origine era "ferie" ma collega P mi ha brillantemente fatto notare che non era il caso.
Ecco il mio capo mi ha risposto così :
Mi sa che dovrai spostare l'inizio della scuola al 19 settembre con grande felicità dei tuoi figli...
Il 12 arriva xxxxx da Usa. Vabbeh faremo a meno di te il primo giorno...
Per niente al mondo rinuncerei ai miei "impegni familiari".
Lo so.

venerdì 2 settembre 2011

Da Tore

Durante la nostra permanenza in Sardegna siamo stati per tre giorni a B. piccolo paesino sul mare sulla costa sud ovest.
A trovare un collega del marito con moglie e figli.
Il secondo giorno dopo giornata al mare, visita alle miniera e cena luculliana torniamo nel nostro ostello stanchissimi.
Alle 23 dormiamo tutti.
Alle 1,30 il grande battendo i denti dal freddo (ehmmm c’erano 28 gradi.. di notte) mi sveglia lamentando un forte mal di testa.
Non so voi, ma quando i miei figli lamentano mal di testa a me viene solo un unico pensiero. MENINGITE.
E più si lamentano più mi faccio prendere dal panico.
Ma non aveva febbre solo fortissimo mal di testa e brividi.
Tralascio il come, ma trovo la guardia medica. E’ vicino all’ostello.
Due medici gentilissimi ci accolgono, osservano, visitano. Il grande li ripaga con una bella vomitata al centro dello studio.
Il dottore dice che è un buon segno (mah…) e in effetti disteso sul lettino inizia a stare meglio.
Mentre i dottori gentili vanno a cercare qualcosa per ripulire il disastro  e il grande si rilassa nel lettino io, mi guardo intorno.
Un unico cartello stampato troneggia dietro la sedia della scrivania, c’è il numero del Pronto Soccorso della città più vicina, c’è il numero del centro antiveleni di Milano, c’è il numero del centro ustionati di nonmiricordodove, e poi, sotto a matita, a mano in stampatello c’è scritto DA TORE PIZZA DA ASPORTO e poi tra parentesi (si aspetta un po’ ma pizza bbuona).

giovedì 1 settembre 2011

Solo uno

Solo per un motivo vale la pena essere tornati a Torino.
Non ci pungono le zanzare.
A pezzi dopo il primo giorno di lavoro, appena mi riprendo... torno!